Dall'argilla alla tegola: come è nata l'attività estrattiva
Sono le Regioni italiane a stabilire territorialmente le normative in fatto di attività minerarie, attraverso leggi e norme di attuazione precise.
L’attività richiede innanzitutto la presentazione di una documentazione copiosa al fine di ottenere il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di ricerca dei materiali di cava o per l’ampliamento degli ambiti di estrazione già esistenti.
Oltre agli aspetti più squisitamente legati a chi conduce l’attività, con essa si devono definire:
- il piano di coltivazione con la relativa quantificazione dei volumi;
- la durata delle attività;
- il progetto delle misure stabilite ai fini della sicurezza
- la valutazione dell’impatto ambientale
- il preventivo programma di recupero della cava dismessa.
Il tutto è accompagnato da elaborati tecnici specifici e da approfonditi studi geominerari al fine di valutare la compatibilità geomorfologica, idrogeologica ed idraulica.
Il legislatore sottolinea sostanzialmente la necessità di perseguire con la stessa attenzione la fase di escavazione, di riassetto e di recupero ambientale, tutte egualmente importanti.