I tre fattori che determinano la scelta dei sistemi di copertura per tetti
Parlare di Sistema Tetto, potendo oltretutto beneficiare delle detrazioni fiscali al 110%, è quanto mai attuale e importante. Gli interventi di ristrutturazione del tetto sull’involucro edilizio e la sostituzione dei sistemi preesistenti con impianti centralizzati a condensazione si possono realizzare a costo zero qualora si migliori drasticamente il classamento energetico della tua casa.
Ma come scelgo la soluzione per il tetto più adeguata?
Se l’obiettivo che ci si pone è migliorare le prestazioni energetiche della propria casa, va considerato quanto la copertura determini una componente essenziale dell’involucro che non può essere trascurata.
Si può realizzare un cappotto termico e sostituire gli infissi, ma se il tetto è datato darà luogo a flussi incontrollati di calore, aria fredda, rumore e polveri tra interno ed esterno.
Vediamo come scegliere la stratigrafia in copertura più adeguata, valutandone gli elementi che ne influenzano la funzionalità.
La geometria della casa
Gli aspetti geometrici sono tra i più importanti per la valutazione delle caratteristiche di isolamento e impermeabilizzazione della copertura; è indispensabile, perciò, confrontarsi con:
- la tipologia di copertura (a capanna, a padiglione, monofalda, …)
- la pendenza delle falde (in modo da verificare l’interazione con il manto scelto e valutare sistemi di impermeabilizzazione secondaria più o meno consistenti)
- l’articolazione delle falde (colmi, displuvi e compluvi, presenza di dislivelli, ecc…);
- la presenza di discontinuità od emergenze (finestre da tetto, abbaini, sfiati, comignoli, ecc…).
Per tutti questi elementi il progettista individuerà una soluzione specifica.
Struttura portante sottostante
Non è affatto secondaria l’influenza determinata dalla natura della struttura portante a sostegno del tetto: una struttura in legno è, in generale, molto leggera e ben funzionante specie nelle aree ad elevata sismicità ma necessita preferibilmente di materiali isolanti che forniscano massa adeguata al fine di migliorarne il funzionamento estivo, quando si deve abbattere l’urto del calore e permettere il suo trasferimento all’interno dell’abitazione nelle ore più fresche della giornata.Per le strutture in latero-cemento, invece, di per sé già massive, è consigliato agire con isolanti sintetici, al fine di aumentare comfort invernale e ridurre lo spessore complessivo del sistema.
utti questi materiali devono essere selezionati e dimensionati caso per caso, poiché influenzati dalla complessità della copertura ma anche da altri fattori (eventuali rischi di infiltrazione, imputrescenza, risposte al fuoco, isolamento acustico, ecc…).
Naturale, poi, che il luogo in cui si trova la tua casa suggerisca ulteriori criteri di scelta (altitudine, esposizione a vento e neve, sistemi costruttivi consolidati…).
Relazione con la tipologia del manto
Come anticipato poc'anzi, la tegola che hai scelto ben si adatta all’aspetto formale generale della tua casa e “dialoga” con le altre parti della stratigrafia interagente: ne realizza di fatto una componente importantissima perché ne caratterizza lo strato più esterno, direttamente esposto all’azione meteorica, rivestendo così il ruolo di impermeabilizzazione primaria. In caso di pendenze particolari potrebbe essere indispensabile un sistema di impermeabilizzazione secondaria “di rinforzo” tale da proteggere il sistema isolante che, ricordiamo, non deve entrare in contatto con l’acqua, pena il suo deterioramento.