Rifacimento del tetto e detrazioni: come ottenere le detrazioni

Stai pensando di rifare il tetto e vorresti godere delle detrazioni proposte dallo Stato per migliorare la vivibilità della tua casa, risparmiando? Ecco una piccola guida sulla tipologia di agevolazioni che riguardano le coperture.
Costo rifacimento tetto
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I bonus già in vigore e confermati nel 2023

Anche per il 2023 sono state disposte alcune agevolazioni fiscali interessanti: alcune derivano
dagli anni passati e possono aver subìto delle revisioni, altre sono legate ai provvedimenti del
2022, altre ancora presentano novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. Alcune detrazioni con
cui negli ultimi anni ci siamo confrontati, invece, sono state cancellate. Rivediamole insieme e
capiamo se, come e quando possono tradursi nel rifacimento della copertura.

Partiamo dalle indicazioni della Legge di Bilancio 2023 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/29/22G00211/sg) per analizzare quei Bonus a sostegno dei lavori di ristrutturazione e/o efficientamento energetico e sismico che possono condursi nelle nostre case.

E’ stato rinnovato fino al 2024 il Bonus ristrutturazioni che permette di fruire di una detrazione al 50% delle spese sostenute per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ogni singola unità immobiliare con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro.

Anche l’Ecobonus ordinario, riguardante una detrazione dal 50% al 65% per quegli interventi di efficientamento energetico degli edifici esistenti, è stato confermato fino al 2024.

Ed è in vigore fino al 2024 il Sismabonus ordinario, l’agevolazione prevista per la messa in sicurezza degli edifici con aliquote variabili a seconda della zona sismica e della tipologia di immobile:

  • dal 50 al 70% per le unità unifamiliari, con 96.000 euro di limite di spesa

  • all’80 e 85% qualora gli interventi definiscano il miglioramento di una o due classi di rischio

  • al 75 e 85% per i lavori antisismici sulle parti comuni condominiali.

Si confermano poi:

  1. il bonus verde, la detrazione al 36% per le spese sostenute fino al 31.12.2024 per le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, per terrazze e recinzioni, realizzazioni di coperture a verde e giardini pensili;

  2. il bonus acqua potabile, un credito d’imposta previsto per tutto il 2023 pari al 50% della spesa necessaria per acquistare e installare sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica fino a 500 euro;

  3. il bonus affitti per i giovani di età compresa tra i 20 ed i 31 anni compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.496,71 euro. La detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione per i primi 4 anni entro il limite massimo di 2.000 euro e vale per coloro che stipulino un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o parte di essa da destinare a propria abitazione personale.;

  4. l’agevolazione sui mutui prima casa con fondo garanzia concessa ad alcune categorie, tra cui le giovani coppie e gli under 36.

Il 2023 porta con sé anche alcune abrogazioni: il Bonus facciate, il Bonus restauro e il Bonus idrico sono stati soppressi.

Direttiva Europea Case Green 2023

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Cosa è stato previsto per il Superbonus 2023

Fatte salve le regole “tecniche” che stanno alla base delle logiche dei superbonus, è noto a tutti che, come anticipato tramite il Decreto Aiuti quater dal 01.01.2023 si è passati da un’aliquota al 110% al 90%, prevedendo un’ulteriore riduzione progressiva nel tempo (70% nel 2024 e 65% nel 2025) per contenere le frodi e non mettere in ulteriore difficoltà lo Stato. Le cessioni del credito – tema ancora oggi in discussione, come vedremo nel seguito – sono applicabili solo per i lavori già in corso con richieste inoltrate entro il 16.02.2023.

Ci sono poi tre novità importanti per il 2023:

  1. la prima riguarda le villette: per queste è prevista una detrazione al 90% per tutto il 2023 (per la proroga del 110% valgono le considerazioni che vedremo nel seguito). Sono inoltre state stabilite altre condizioni per beneficiare del Superbonus: l’abitazione deve essere usata come abitazione principale, anche godendo di un diritto reale quale nuda proprietà, usufrutto e simili ed il reddito complessivo di riferimento non deve superare i 15.000 euro.

  2. Per i condomini si prevedono diverse casistiche; accederanno ancora al 110%:

  • coloro che devono effettuare interventi con CILA-S presentata entro il 25 novembre 2022;

  • coloro che effettuano interventi ai condomini con delibera assembleare più dichiarazione sostitutiva (entro il 18 novembre 2022) e con CILA-S presentata entro il 31 dicembre 2022;

  • coloro che effettuano interventi ai condomini con delibera assembleare (tra 18 e 24 novembre) più dichiarazione sostitutiva e con CILA-S presentata entro il 25 dicembre 2022;

  • coloro che effettueranno interventi di demo-ricostruzione, a patto che l’istanza sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022.

Si conferma la distinzione tra lavori trainanti e quelli trainati, la necessità del salto di due classi energetiche e l’utilizzo delle procedure di richiesta già utilizzate negli anni scorsi. Vediamo invece insieme le ultime novità legate al testo coordinato del D.L. 11/2023 “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti” che devono ancora essere approvate ma che sono in via di definizione proprio in questi giorni. Il testo prevede:

3. per gli edifici unifamiliari tempi un poco più lunghi ma ad una condizione: la detrazione al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30.09.2023 (e non il 31.03.2023 come prima previsto) solo per chi, alla data del 30.09.2022 abbia già realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo; stop allo sconto in fattura ed alle cessioni: dall’entrata in vigore del decreto le cessioni, a causa delle numerose e consistenti frodi di cui talvolta abbiamo letto sui giornali e delle lievitazioni spropositate dei costi, sono vietate. La questione dei crediti incagliati tuttavia è ancora al vaglio del Governo: si studia la possibilità di affidarsi ad un veicolo finanziario – che vedrebbe impegnate le grandi società pubbliche - in grado di acquistare e rivendere i crediti. Tuttavia sono state escluse da questo stop alcune categorie di lavori: quelli legati al Bonus barriere architettoniche, ai lavori di riqualificazione urbana, o sugli immobili danneggiati dall’alluvione delle Marche e dai terremoti avvenuti dopo il 01.04.2009. Eccezioni anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Attendiamo ulteriori riscontri in merito.

La Camera ha riconosciuto la possibilità, qualora il contratto di cessione non sia stato ancora concluso, di cedere le spese effettuate nel 2022 anche oltre la scadenza del 31.03.2023 a fronte del pagamento di una sanzione di 250 euro. Si applicherà la remissione in bonis (una modalità prevista dalla legge con adeguata comunicazione all’Agenzia delle Entrate per sanare eventuali irregolarità od omissioni in merito ad alcuni adempimenti fiscali) valida fino al 30 novembre.

Relativamente alle detrazioni, per venire incontro ai redditi più bassi con scarsa capienza fiscale, si concede di ripartire le spese in 10 quote annuali per le spese sostenute dal 01.01.2022 al 31.12.2022 a partire dal periodo d’imposta 2023 e ciò solo a condizione che la rata di detrazione relativa al reddito d’imposta precedente (del 2022) non sia indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.

Coibentazione tetto in cemento

Le altre novità per il 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto – o meglio reintrodotto - un’agevolazione interessante che era già stata prevista per il 2016 ed il 2017, ma aveva poi subito uno stop: il bonus acquisto case green, volto a favorire la ripresa del mercato immobiliare a seguito della pandemia e del conseguente rallentamento economico internazionale. La detrazione consiste in una detrazione IVA del 50% qualora si acquisti entro il 31.12.2023 di abitazioni in classe energetica A o B vendute dalle imprese costruttrici. L’agevolazione è ripartita in 10 quote costanti a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e nei 9 periodi di imposta successivi.

Anche il Bonus mobili 2023 ha subìto una variazione a sorpresa: l’agevolazione che permette l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A (A+ pe i forni) in quegli immobili soggetti a ristrutturazione effettuati entro il 2024 e che avrebbe dovuto ridursi dai 10.000 euro previsti originariamente a 5.000 euro, nella realtà è stato attestata ad 8.000 euro.

E’ stato prorogato fino al 2025 il Bonus barriere architettoniche, una detrazione al 75% delle spese sostenute per eliminare gli ostacoli alla mobilità negli edifici: abbattimento di scale, tramezzi, smaltimento di vecchi impianti di automazione e installazione di nuovi.

E’ stata prevista la proroga anche del Bonus prima casa under 36 (non compiuti) e con ISEE non superiore a 40.000 euro, dedicata ai giovani che acquistino la prima casa entro il 31.12.2023.

Per venire incontro a quei proprietari di residenze che ne abbiano denunciato all’autorità giudiziaria l’inutilizzabilità o l’indisponibilità a causa di occupazioni abusive, la Legge ha disposto l’esenzione IMU a partire dal 01.01.2023.

Sottotetto mansardato

Il mondo delle detrazioni sta diventando sempre più complesso e soprattutto è in continua evoluzione; per questo è necessario informarsi bene oltre che affidarsi a professionisti seri che possano orientarci in termini giuridici, fiscali, tecnici e termotecnici. 
A parità di contesto, è possibile accedere a più detrazioni:

1. Ecobonus Ordinario al 65%
La detrazione riconosciuta per migliorare la risposta energetica del tetto e in generale dell’edificio, quando non si possa accedere al Superbonus o quando si desideri recuperare un sottotetto ai fini abitativi è possibile godere di questa detrazione effettuando i seguenti lavori:

  • definizione di una stratigrafia isolata meglio se ventilata (o almeno microventilata) in un tetto a falde

  • rifacimento della copertura piana nei suoi strati impermeabilizzanti e nel suo strato coibente

2. Superbonus al 90%
In aggiunta all’Ecobonus sopra indicato, è un’agevolazione prevista per specifici lavori di efficientamento energetico sul patrimonio esistente. È legata a specifiche condizioni e prevede formule quali lo sconto in fattura e la cessione del credito. Se la nostra mansarda è già abitata e riscaldata e vogliamo migliorare sensibilmente la risposta energetica del tetto, contenere i costi ed evitare gli sprechi, sarà probabilmente possibile – a fronte di studi di fattibilità condotti da professionisti abilitati – godere delle detrazioni Superbonus.

3. Sismabonus ordinario
Anch’esso legato al Decreto Rilancio entrato in vigore nel maggio 2020, si affianca al precedente Sisma bonus ordinario, prevedendo detrazioni senza premialità ed è teso alla riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio nazionale.  Se il nostro edificio – con qualunque destinazione e per qualunque soggetto - è ubicato in una zona sismica (a rischio sismico 1, 2 e 3) possiamo intervenire con opere tese alla messa in sicurezza statica dell’intero edificio e quindi intervenire in modo più consistente rivedendo anche l’assetto strutturale del tetto. Il rifacimento strutturale comporta la realizzazione ex novo anche di tutta la stratigrafia di copertura, affinchè questa sia funzionale

4. Bonus ristrutturazioni al 50%
È la detrazione fiscale per i contribuenti che realizzano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nei singoli edifici o nei condomini. Rientrano in questa agevolazione:

  • il rifacimento del manto (sostituzione di tegole e/o coppi e relativi pezzi speciali coordinati)

  • posizionamento dei dispositivi anticaduta

5. Bonus verde
La detrazione al 36% per i lavori di ristrutturazione di giardini, balconi e terrazzi che portino alla sistemazione ex novo o  al rinnovo dell’esistente. Il verde in copertura rientra certamente in questa detrazione, se il tetto da semplice copertura piana diviene uno spazio verde. Attraverso il bonus è possibile realizzare interventi di inverdimento fino ad arrivare alla definizione di sistemi di irrigazione, prevedendo gli strati funzionali necessari per difendersi dagli agenti atmosferici e creare le giuste condizioni di comfort interno nel rispetto delle azioni di contenimento dei costi e degli sprechi. Il verde conferirà un’estetica più accattivante alla nostra casa, ne aumenterà il valore ma interverrà anche in modo incisivo sulla qualità microclimatica locale.

6. Bonus Terrazzi
Qualora si decida intervenire con una ristrutturazione che riguarda sia il tetto che le terrazze, è possibile usufruire di una detrazione delle spese sostenuti come previsto dal Bonus Ristrutturazioni.

Esempi di interventi sul tetto che beneficiano di bonus e detrazioni

Il tetto continua a ricoprire un ruolo essenziale in quanto chiusura sommitale dell’involucro edilizio: interviene significativamente nelle questioni energetiche, economiche e legate alla sostenibilità, oltre che a quelle funzionali per le quali è preposto. Gli interventi in copertura che possono essere eseguiti con bonus sono diversi.
A titolo di esempio gli interventi più frequenti sono i seguenti:

  • Coibentazioni del tetto di casa
    Se il sottotetto è già da ora una mansarda abitata o il sottotetto esistente è riscaldato in qualche modo, è possibile migliorare il comfort interno, sia in estate sia in inverno, e ridurre drasticamente le spese energetiche attraverso la sostituzione del “sistema tetto” esistente - probabilmente poco funzionale - e prevedere una stratigrafia interagente e ventilata performante.
    In funzione dei materiali scelti, del loro dimensionamento e della loro interazione sarà possibile godere di una o più detrazioni sopra citate.
    Ogni caso è a se stante: per questo confrontatevi con il vostro progettista per valutare la soluzione più conveniente e  funzionale.

  • La ristrutturazione del tetto di casa
    La ristrutturazione del tetto è una delle operazioni più comuni, quando si pensa alla propria casa. Fortunatamente, vista la sua rilevanza sia in termini logistici, sia economici, non è un intervento che si deve compiere frequentemente: generalmente, specie se le cose sono fatte bene, è necessario agire sul tetto con lavorazioni consistenti ogni 40-50 anni. Ma quando è il momento, bisogna operare con un buon progetto e maestranze qualificate.
    La ristrutturazione può prevedere il solo rifacimento del manto di copertura così come la ridefinizione di un sistema isolante: a seconda delle caratteristiche di quest’ultimo si potrà accedere a detrazioni fiscali differenti. Qualora particolari condizioni dimensionali o di destinazione non consentano un efficientamento energetico del tetto significativo, è tuttavia possibile accedere ai bonus ristrutturazione del 50%.

  • Installazione fotovoltaico
    Uno dei principali interventi trainati previsto dal Decreto Rilancio, prevede proprio la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, qualora sia combinato ad almeno uno dei tre maxi interventi previsti. Ciò vale sia sia per gli edifici singoli, sia per le parti comuni dei condomini e naturalmente prevede che l’impianto sia collegato alla rete elettrica. La copertura è sovente sede del sistema fotovoltaico: esistono sistemi a totale integrazione architettonica, particolarmente indicati qualora si voglia ridurne l’impatto estetico. 

  • Facciata e tetto
    Ovvero: la ridefinizione dell’involucro edilizio. Gli incentivi sono molteplici e i miglioramenti evidenti, sia sotto il profilo formale, sia funzionale. L’edificio potrà assumere un aspetto rinnovato e decisamente performante in termini energetici ed acustici, attraverso l’inserimento di cappotti e nuove stratigrafie in copertura. E i consumi scenderanno drasticamente. 

  • Il verde in copertura
    Quando il tetto è piano, poco o per nulla utilizzato, magari abbandonato e soggetto a degrado, perchè non migliorarne l’uso - specie oggi, costretti a casa per via del Covid - potendo disporre di uno spazio all’aperto per il relax, il gioco dei bimbi e le serate con gli amici (quando si ripotrà!)?
    La ridefinizione della stratigrafia isolata piana e l’inserimento del verde consentiranno di accrescere il comfort nei locali abitativi sottostanti e di disporre di uno spazio più bello e sano, che mitiga l’azione del clima ed isola ulteriormente i locali sottostanti. E anche in questo caso potendo beneficiare di detrazioni fiscali.

Quanto è importante la scelta dei materiali per ottenere i bonus e le detrazioni

È bene ricordare che, ai fini delle detrazioni fiscali, i materiali isolanti devono raggiungere determinati livelli di performance e, nel caso dei Superbonus 110%, rispettare i CAM (Criteri Ambientali Minimi). 


Tutti i sistemi isolanti BMI ad esempio soddisfano queste esigenze, contribuendo a difendere il pianeta.  Per quanto concerne il sistema fotovoltaico, altro prodotto che rientra nei Bonus, Indax di BMI può rappresentare la soluzione più indicata per chi cerca una fonte rinnovabile completamente integrata nel manto di copertura, quindi stabile, impermeabile e meno impattante sotto il profilo estetico.  


Nella fase di ricerca dei materiali, per ottenere i bonus e le detrazioni, è importante identificare materiali e soluzioni di stratigrafia adeguati per il proprio tipo di tetto: tegole e coppi di diversa natura e forma, materiali impermeabilizzanti ed isolanti ad elevata prestazionalità, prodotti per risolvere ogni singolo nodo puntuale, sia su tetto piano, sia a falde. 


I materiali, inoltre, sono coperti da una garanzia almeno trentennale, sinonimo di durabilità ed efficienza.

I servizi che ti aiutano a comprendere quale scelta fare

BMI può aiutarti a scegliere i prodotti ed i sistemi più efficaci oltre che sostenibili.

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