La copertura di un resort diventa parco ricreativo per gli ospiti

Il recente intervento di ampliamento del Falkensteiner Family Resort Lido porta con sé l’idea di individuare una nuova funzione per la copertura dell’attuale struttura. Non “solo” un tetto, ma un insieme di spazi suppletivi per una moltitudine di attività ricreative attentamente integrate nella natura circostante. Un bellissimo esempio di utilizzo multifunzionale del tetto.
Falkensteiner Family Resort Lido Inverno
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La trasformazione dell’hotel nel tempo

La storia del Falkensteiner Family Resort Lido di Casteldarne (BZ) è quella tipica di molte strutture ricettive esistenti in zona: da piccola pensione dall’aspetto tradizionale, a conduzione familiare e composta da 5 camere, subisce una prima trasformazione già negli anni Settanta, quando il turismo si sviluppa e la domanda degli avventori cresce. Con questo primo ingrandimento condotto dai genitori degli attuali proprietari si definisce una struttura che già prende distanza dalla tipica costruzione tirolese.

La pensione Falkensteiner negli anni 50


La recente necessità di un ulteriore ampliamento, che porta all’attuale assetto di 500 posti letto, sottolinea la carenza di un’idea architettonica di base con cui i progettisti chiamati ad intervenire si devono confrontare.

REFERENZE

Struttura // Falkensteiner Family Resort Lido
Progettazione //
Studio noa*
Crediti Fotografici //
Niederkofler

Applicatore // BMI Roof Pro
Isotec OHG di Daniel Kosta
San Lorenzo in Sebato (BZ)
Website: Iso Tec OHG
Mail: Info@iso-tec.it


Materiali Tetto Piano // BMI Cosmofin GG+

Link utili // Storia Falkensteiner

Il progetto e il ruolo della copertura

E’ lo Studio noa* con sede a Berlino, Bolzano, Milano e Torino e dal noto respiro internazionale, a curare il progetto, potendovi attuare i tanti principi architettonici ed ambientali che li ispira; l’assunto di base è di destinare l’hotel esclusivamente alle famiglie. La prima sfida ha riguardato la necessità di individuare un nuovo linguaggio unificatore tra il nucleo centrale e le due ali laterali, di cui la copertura -  una sorta di onda adagiata - è certamente elemento distintivo.
L’albergo è definito dai classici ambienti ricettivi: la hall, le camere, i vari spazi funzionali, le zone per il wellness e la ricreazione dei bambini, ma è proprio la copertura a costituire una sorta di parco dei divertimenti che, abbracciando e lambendo il laghetto naturale preesistente - cuore pulsante del sistema - è in grado di far vivere emozioni ed avventure a grandi e piccini. Ecco che così l’onda nasce dal paesaggio, sale e - proteggendo la costruzione - offre possibilità di divertimento, ridiscendendo infine nella natura, secondo un loop continuo senza inizio e senza fine.

Panoramica esterna del Falkensteiner Family Resort Lido

La prima sfida ha riguardato la necessità di individuare un nuovo linguaggio unificatore tra il nucleo centrale e le due ali laterali, di cui la copertura -  una sorta di onda adagiata - è certamente elemento distintivo.
L’albergo è definito dai classici ambienti ricettivi: la hall, le camere, i vari spazi funzionali, le zone per il wellness e la ricreazione dei bambini, ma è proprio la copertura a costituire una sorta di parco dei divertimenti che, abbracciando e lambendo il laghetto naturale preesistente - cuore pulsante del sistema - è in grado di far vivere emozioni ed avventure a grandi e piccini. Ecco che così l’onda nasce dal paesaggio, sale e - proteggendo la costruzione - offre possibilità di divertimento, ridiscendendo infine nella natura, secondo un loop continuo senza inizio e senza fine.

Altro aspetto davvero interessante è stato rappresentato dall’adesione ad una forma di progettazione partecipata mirata all’individuazione della soluzione più aderente ai desiderata dei futuri ospiti, secondo modalità davvero inclusive: 100 bambini sono stati intervistati per comprendere quali funzioni fossero più apprezzate.
Da questa attività si è dedotto, peraltro, che quel che i piccoli ospiti desiderano è molto diverso da quanto ci si possa aspettare. Naturalmente le risposte hanno avuto necessità di piccoli aggiustamenti funzionali, ma questo studio preliminare è risultato davvero decisivo sulle scelte di progetto.

Tetto multifuzione Falkensteiner

Gli interni sono stati studiati per divertire ma anche per accogliere e coccolare, con l’idea di unificare gli spazi nuovi agli esistenti anche attraverso arredi di design che riconducono al gioco. Pensato in modo altrettanto ludico è l’elemento “colore”, su cui si è posta grande attenzione: ci si è affidati a tinte molto vive (il verde, il giallo, il blu), richiamandosi anche per questo aspetto alla natura, senza tuttavia confluire in scelte un po’ kitch ed eccessivamente ridondanti.

Falkensteiner Family Resort Lido: gli interni

L’arch. Andreas Profanter, di noa*, evidenzia poi quanto il verde rivestirà un ruolo chiave nell’insieme, benchè ancora non sia stato totalmente progettato e ne sia stata posticipata la realizzazione nella stagione più calda. Anche per la vegetazione le scelte saranno condivise con la Committenza: quel che è certo è che gli elementi vegetali dovranno realizzare l’elemento di unione tra l’hotel ed il paesaggio montano, attraverso la messa a dimora di erbe, arbusti ed alberi autoctoni.

Al paesaggio è stata data ampia risonanza anche nel suo rapporto con l’edificato; ecco così che si è costruita una profonda interazione tra interno ed esterno, attraverso l’uso di grandi vetrate che saldano gli ambienti interni – che non a caso si affacciano tutti sul laghetto – con il paesaggio naturale circostante.
Tutto quindi si concentra su questo piccolo specchio d’acqua: nucleo centrale dell’insieme, è affiancato da una piscina riscaldata a 32°, contigua ma distinta da esso da un sottile diaframma murario e da una zona SPA, che pare emergere dal suolo. 

Progetto Falkensteiner Family Resort Lido Piscina

Infine la copertura a cui si accede a piedi, in bicicletta o con gli sci. Si sale così attraverso un articolato percorso nel verde; in sommità sono presenti zone per prendere il sole, una palestra, una sauna family, un ampio scivolo intubato che si tuffa in una piscina interna, aree gioco attrezzate, una pista di pattinaggio sul ghiaccio oltre che alcuni spazi tecnici. La discesa avviene in curva: in estate attraverso una bella rampa parabolica che in inverno si trasforma in una pista da sci, affiancata da un rullo di risalita.

Falkensteiner Family Resort Lido

Panoramica esterna del Falkensteiner Family Resort Lido Tetto

Caratteristiche tecnologiche della copertura continua

I lavori di ampliamento del Falkensteiner Family Resort Lido sono iniziati nell’ottobre del 2020 e sono stati parzialmente ultimati nell’autunno del 2021. Solo la SPA centrale deve essere terminata mentre la scelta della vegetazione deve ancora essere pianificata. La protezione sommitale dell’intero edificio è stata pensata come una sorta di serpentone a se stante adagiato sui volumi riscaldati che caratterizzano l’hotel.

Questi sono conclusi da coperture piane che degradano a terrazza verso le ali esterne, già isolate con materiale sintetico specie in corrispondenza dei nuovi ampliamenti. La preesistenza di un nucleo centrale originario su cui appoggiarsi direttamente e l’affiancamento di nuove terminazioni laterali più basse, non ha permesso la definizione di un’unica struttura a sostegno dell’onda, ma ha necessitato della realizzazione di strutture differenti, in parte in cemento armato ma anche lignee e metalliche. Il peso notevole dell’onda, infatti, necessita di sostegni intermedi: i pilastri metallici, talvolta visibili dall’esterno, tal altre no.

Posa Copertura piana Falkensteiner Family Resort Lido

Ecco che il serpentone sale, si adagia e scende con parapetti lignei bombati rivestiti con pannelli metallici: elementi che unificano visivamente il manufatto ondulato, che è una balaustra che non solo protegge ma  risolve formalmente l’insieme.  Il piano di calpestio – sinuoso e articolato – “ospitando” funzioni diverse, richiede stratigrafie differenti: sale infatti con un percorso nel verde, che necessita di certi spessori e di materiali appositi.

Ospita aree destinate al gioco ed allo sport e ridiscende poi nella pista da sci. Per questo sono stati realizzati segmenti diversi di copertura, anche caratterizzati da dislivelli tra loro, poi unificati da un sistema di impermeabilizzazione continuo, funzionalmente adeguato al luogo ed alle destinazioni previste.
Il tracciato è così definito da tratti di 10 metri intervallati da giunti, per permettere alla struttura di dilatarsi quando occorra. Laddove è presente il verde, oltre a spessori differenti di terreno in funzione delle piante da inserire – variabili tra i 30 cm fino ad arrivare ad 1 metro – si è posizionato anche un sistema di irrigazione oltre alle necessarie installazioni elettriche. 

Un’accurata progettazione strutturale è inoltre stata rivolta alla passeggiata degradante ed alla pista da sci, soggette a carichi in movimento e a scivolamento. Per questo è stato dimensionato e predisposto un sistema di tiranti in acciaio.

In termini di impermeabilizzazione della copertura ad onda, sulla struttura è stata direttamente posata una membrana impermeabilizzante sintetica in PVC-P, ottenuta per coestrusione e rinforzata con un’anima in tessuto e griglia di vetro, per una superficie complessiva di circa 10mila mq.

Impermeabilizzazione Icopal Falkensteiner Family Resort Lido

La membrana impermeabilizzante sintetica

La membrana BMI Cosmofin GG Plus è stata scelta perché:

  • adatta ai diversi utilizzi. Alcuni tratti più tecnici risultano zavorrati con ghiaia, altri sono coperti da substrati di terreno adatti alle differenti tipologie di verde (dal prato, agli arbusti, agli alberi), altre sono coperte da pavimentazioni galleggianti o incollate;

  • è resistente ai raggi UV

  • è resistente alle basse temperature, qui frequenti

  • è facilmente e rapidamente lavorabile anche alle basse temperature

  • è antiradice

  • è adatta ai tanti tipi di supporto presenti

  • è adatta a geometrie complesse e curve

  • presenta un’elevata resistenza meccanica

  • si installa facilmente con saldatore ad aria calda (si evita così la presenza di fiamme, molto pericolose, in copertura)

La posa, naturalmente, va affidata ad un applicatore esperto, che ben sa confrontarsi con i climi estremi, condizionanti specie in fase di posa, della zona. Ci si è affidati a Daniel Kosta (Isotec OHG di San Lorenzo in Sebato BZ Info@iso-tec.it). Daniel è anche un BMI Roofpro (link): è cioè partner del sistema BMI di applicatori certificati e costantemente formati al fine di conoscere la vasta gamma di soluzioni disponibili per realizzare la copertura continua più adeguata ad un dato contesto e ad un dato utilizzo.

La posa affidata a BMI Roof Pro

La posa affidata a BMI Roof Pro

La posa, naturalmente, va affidata ad un applicatore esperto, che ben sa confrontarsi con i climi estremi, condizionanti specie in fase di posa, della zona. Ci si è affidati a ISO-TEC OHG di Daniel Kosta, un professionista BMI Roofpro, ovvero partner del sistema BMI di applicatori certificati e costantemente formati al fine di conoscere la vasta gamma di soluzioni disponibili per realizzare la copertura continua più adeguata ad un dato contesto e ad un dato utilizzo.

BMI Roof Pro Daniel Kosta

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