Facciamo ordine: impresa, artigiano, lattoniere
Quali sono le figure che operano in copertura e qual'è la differenza sostanziale tra esse?
In termini generali, quella dell’artigiano è una figura che opera in proprio o con pochi collaboratori e tendenzialmente è specializzata in lavorazioni specifiche: sul mercato sovente si incontrano artigiani che operano esclusivamente in copertura, rimuovendo quelle esistenti, operando interventi di manutenzione e ristrutturazione più o meno incisiva, bonificando vecchie strutture coperte da amianto.
L’impresa edile, invece, opera a 360° e ha, tra le sue fila, personale competente in merito alle coperture: il suo intervento sul tetto è uno dei tanti che può realizzare nell’ambito edificatorio.
Si tratta di una organizzazione più o meno ampia, strutturata per operare anche per grandi interventi. Si sceglie un’impresa quando si desidera una soluzione “chiavi in mano”, semplice in termini di tempistiche e di organizzazione. Naturalmente una struttura di questo tipo sottende costi di gestione maggiori, determinando una richiesta economica che può essere più elevata.
Differente è la figura del lattoniere che, come dice il termine, opera su elementi metallici. Nell’ambito delle coperture esegue lavorazioni specifiche (intervenendo su parti, quali gronde, faldali, discese) o, come recentemente sempre più accade, si occupa di rimozione e/o rifacimento di coperture metalliche, più o meno complesse.
Al di là della vostra scelta, sovente condizionata dalle conoscenze che ognuno ha sul mercato, quel che è davvero importante è scegliere una figura competente e capace, per evitare brutte sorprese.
Realizzazione, ristrutturazione e manutenzione: tre fasi importantissime
Per far comprendere la portata degli interventi sul tetto, senza entrare nell’ambito di complesse definizioni urbanistiche contemplate nel Testo Unico dell’Edilizia che guida ogni procedimento amministrativo (compito dei progettisti) , una copertura può essere:
- Eseguita ex novo: quando un nuovo edificio deve nascere dalle fondamenta ma anche quando, nell’ambito di una costruzione preesistente, si rimuove totalmente la copertura in essere e la si ridefinisce nel suo complesso, anche in termini strutturali.
Ciò accade ad esempio nei casi di ristrutturazione pesante, quando l’immobile è coperto da un tetto ormai degradato ed instabile e deve essere totalmente ricostruito, piuttosto che in caso di ampliamento con sopraelevazione, quando (se è possibile sotto il profilo urbanistico) si decide di utilizzare il sottotetto ai fini abitativi. - Soggetta a ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria: ovvero quando si opera con interventi più o meno consistenti anche sulla struttura del tetto, oppure quando ci si occupa del rifacimento dell’orditura secondaria (tanto per citare un caso frequente), del ripristino del manto di copertura, dell’adeguamento termico della copertura - attraverso la definizione di una stratigrafia efficace, tanto d’inverno quanto d’estate -, o dell’inserimento di dispositivi anticaduta o di fonti rinnovabili.
- Interessata da manutenzione ordinaria: ovvero si devono prevedere opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture e quelle necessarie per mantenere funzionalmente efficiente la copertura: un caso tipico riguarda la sostituzione delle tegole danneggiate o il rifacimento della guaina impermeabile o, ancora, la rimozione e il riposizionamento delle gronde e dei pluviali.
Ogni intervento necessita di competenze specifiche e di grande esperienza sul tetto. Alla base di ciò sta la necessità di affidarsi ad un progettista che conosca bene gli iter amministrativi e le esigenze locali, in modo da definire il progetto e l’istanza più corretti per il caso specifico.