Tegal Innotech sul tetto dell'hotel Milla Montis

Un esempio di utilizzo di un “formato tradizionale” per un tetto contemporaneo. Il progetto dello studio Peter Pichler Architecture di Milano
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La tegola Tegal di BMI Wierer

L’anima progettuale dello Studio Peter Pichler Architecture

L’hotel Milla Montis di Maranza (BZ) rappresenta una nuova realizzazione dello studio Peter Pichler Architecture di Milano, risultato vincitore di un concorso indetto nel 2019 dalla famiglia Oberhofer ed inaugurato nell’ottobre del 2020, dopo una fase di edificazione avvenuta in tempi brevissimi, condizionati dal Covid. 

Lo Studio Peter Pichler Architecture, sorto a Milano nel 2015, porta avanti un’idea di architettura contemporanea ed innovativa tesa a raggiungere la più alta qualità possibile attraverso soluzioni integrate estremamente attente agli spazi, ai dettagli ma anche alla sostenibilità ed al contenimento dei tempi e costi di costruzione, nel massimo rispetto delle esigenze della Committenza.  In tutti i progetti è leggibile l’attenzione prioritaria all’interazione tra architettura e luoghi. Ed in ognuno di essi si persegue la bellezza, quale elemento che contribuisce alla felicità delle persone.

La domanda chiave che lo Studio di Peter Pichler si pone ogniqualvolta si trovi a confrontarsi con un nuovo progetto è: “tradizione o rivoluzione?”.  

La “tradizione” è il concetto a cui ogni sua architettura si riferisce, attraverso una “ricerca di tutto ciò che è locale”. Questo avviene in tutti i luoghi in cui lo Studio è chiamato ad intervenire, anche quando questi si trovano molto lontani dal Tirolo - luogo di origine dell’architetto - secondo una formula che ama definire LOCAL-ISATION. Partire dalla tradizione significa richiamarsi non solo al costruito ed all’esperienza passata, ma alla cultura nella sua accezione più ampia, che guarda al paesaggio, al clima, alla geografia, alla politica, alla tecnologia, alla storia locale, oltre che alla popolazione, ai bisogni ed ai modi di vivere, che rappresentano il punto di partenza e vanno “congelati” nell’oggi.

Lo sguardo al passato ed alla tradizione, da sostenere e tutelare ma da riproporre in forme moderne, consentono di costruire il futuro, facilitando le nuove esigenze e le realtà attuali.
Ecco così che la risposta alla domanda “tradizione o rivoluzione?” può confluire nel termine “evoluzione”.

Se nel passato più recente i fondamenti del linguaggio architettonico si riferivano frequentemente al modernismo ed all’International Style - che hanno dato luogo a costruzioni “fuori contesto”, valide in ogni luogo ed in ogni cultura - nella filosofia dello Studio è l’abate Lauger a porre le basi per quella relazione antropologica tra uomo e natura che deve sottendere alla creazione di ogni architettura.

Per Peter Pichler, così, l’architettura vernacolare della regione deve essere reinterpretata in chiave contemporanea facendo dialogare il fuori ed il dentro e delineando un inserimento perfetto nel paesaggio, nella piena comprensione del legame che si stabilisce tra le relazioni umane e lo spazio, quest’ultimo da intendersi sempre come oggetto d’arte.

Un’accurata analisi e selezione dei materiali locali, la valutazione del loro impatto e della sostenibilità dell’insieme hanno contribuito a creare ambienti caldi e suggestivi, coerenti con quanto preesistente.



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Il progetto: Hotel Milla Montis

Anche l’hotel Milla Montis guarda all’esistente ispirandosi ai Masi - gli edifici tipici della campagna tirolese, masse compatte disposte su due piani fuori terra e coperte da tetti a capanna - che realizzano una sorta di pattern di riferimento, reinterpretati.

La struttura si compone di 4 volumi collegati tra loro e traslati su piani diversi, prediligendo una dimensione longitudinale per permettere a tutti gli ambienti principali - le camere e gli spazi comuni, come il ristorante, il bar e la SPA - di godere contemporaneamente del panorama unico sulle Dolomiti, ed incorniciandoli come un’opera d’arte. Le ampie vetrate, segno evidente della modernità ma anche della relazione con l’esterno, giocano un ruolo essenziale: le “cornici” curvilinee che realizzano i balconi si richiamano alla forma del forcone da fieno, strumento quotidiano nelle vallate montane.

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E’ il richiamo al tipico fienile in legno a costituire la matrice architettonica di partenza e a rilanciarne un’idea innovativa.
Le coperture nelle architetture di Peter Pichler non realizzano mai “mere” conclusioni in sommità, ma talvolta sottolineano orizzontamenti e disegnano con forza i volumi, in altri casi definiscono tratti decisi e linee dinamiche - spezzate, inclinate, taglienti. Nell’hotel Milla Montis risolvono la struttura esoscheletrica, curvilinea e lignea, concepita per l’insieme e messa fortemente in evidenza. 
Le facciate sono in legno scuro e molte superfici sono coperte dalla beola locale; un approccio minimal ha guidato la definizione di tutti gli spazi interni e di ogni singolo pezzo d’arredo. Tutto concorre a godere della splendida vista sulle montagne. 

Il lungo ed articolato tetto dell’hotel tirolese si esprime attraverso falde organizzate a capanna dalle inclinazioni alterne, con pendenze più dolci ed altre più brusche che si uniscono con raccordi netti o curvilinei; l’idea iniziale di progetto concepiva la copertura attraverso l’uso di membrane impermeabilizzanti bituminose.
Al di sotto di esse, una stratigrafia interagente adeguata permette la corretta gestione del comfort indoor, attraverso materiali isolanti che conservano il calore prodotto e una gestione economica ottimale.
Una revisione successiva ha portato all’impiego di una tegola minerale, il Tegal Innotech di BMI Wierer color ardesia, già utilizzato in un’altra realizzazione di Peter Pichler, l’hotel Schgaguler a Castelrotto (BZ).

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Una tegola nera ad integrazione estetica con l’edificio

Tegal Innotech, tegola scura a base cementizia, ben si è adattata all’idea di progetto, contribuendo al risultato formale complessivo, assecondando le geometrie articolate e conferendo modernità anche in sommità.

Nel caso specifico è stato possibile posare Tegal Innotech senza sfalsare le tegole tra loro, come si raccomanda sempre di fare per assicurare la corretta raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche.

Questo perché a Maranza la funzione impermeabilizzante è svolta dalle guaine bituminose precedentemente inserite; la tegola pertanto in questo caso assume un compito puramente estetico, consentendo così una piacevole eccezione alla regola!

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Tipologia di intervento: Realizzazione struttura ricettiva
Ubicazione: Maranza (BZ)
Committente: Oberhofer
Progettista: Studio Peter Pichler Architecture
Impresa: Brida Holzbau di Tirolo (BZ)
Materiali BMI utilizzati nel progetto: Tegal Innotech BMI Wierer

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