Tutte le soluzioni per vivere il sottotetto in ogni stagione

Quest’estate verrà ricordata per il clima impazzito: picchi di temperatura si alternano a nubifragi e violente grandinate. Anomalie meteoriche sempre più frequenti, che potrebbero diventare la nostra nuova normalità. Oltre alle conseguenze sulla salute e sulle attività, anche le nostre case – e le loro coperture devono tenere conto dei fenomeni meteorici: per vivere sicuri e confortevolmente.
Tutte le soluzioni per vivere il sottotetto in ogni stagione

Nella premessa abbiamo citato due concetti che racchiudono una grande complessità: sicurezza e comfort, ma non sempre sono note le tante riflessioni che queste due parole sottendono. Rammentiamole insieme.

Il primo tema importante riguarda la sicurezza: questo termine si esprime, sul tetto, valutando:

  1. la stabilità statica, delegata alla componente strutturale;

  2. le modalità attraverso le quali tutti gli elementi che compongono un tetto sono saldamente ancorati e inamovibili: non deve accadere che in caso di nubifragi e venti forti ci si possa ferire anche seriamente perché parti del manto vengono divelte e/o alcune tegole cascano al suolo; effetti che possono accadere, peraltro, anche in caso di eventi sismici;

  3. la necessità di operare sul tetto per operazioni di manutenzioni varie senza correre pericoli.

Già solo questo tema porta con sé la necessità di prevedere in sede progettuale:

  • una struttura adeguatamente dimensionata 

  • sistemi di ancoraggio opportuni dell’orditura e della listellatura (di partenza, ventilazione e portategola), degli elementi che compongono la stratigrafia (membrane, materiali isolanti), nonché elementi di fissaggio delle tegole (viti o ganci)

  • dispositivi anticaduta.

Ma passiamo al comfort - concetto su cui ci siamo soffermati più volte - ed al suo essere strettamente legato al clima. La gestione invernale abbiamo imparato a governarla da tempo: per vivere la nostra casa nelle corrette condizioni di temperatura, qualità dell’aria ed umidità, siamo ormai bravi a predisporre i materiali più adeguati nei loro corretti spessori.

Ma cosa accade in estate, specie se il nostro sottotetto è mansardato?

E’ in questa stagione che tornano alla ribalta parametri che riguardano:

  • l’irraggiamento estivo

  • la trasmittanza e lo sfasamento termico

  • la riflettanza e la riflettanza equivalente

  • la ventilazione.

Senza voler nuovamente entrare troppo nel merito di questi concetti, ricordiamo che, pur nel rispetto delle scelte estetiche e delle valenze paesaggistiche locali, la stratigrafia della nostra copertura dovrà regolare gli eccessi di calore, attenuare il passaggio dello stesso verso l’abitazione e traslarlo nelle ore in cui la temperatura esternamente si riduce un poco. E’ il materiale isolante a rivestire il ruolo principale nella regolazione di questi fenomeni, ma sarà tanto più efficace se sarà affiancato dalla ventilazione sotto manto che, con i suoi moti convettivi naturali, potrà gestire le elevate temperature che incidono sul tetto (oltre ad altri fenomeni, quali muffe e condense, che potrebbero degradare i materiali che lo compongono).

Anche le colorazioni dei materiali possono aiutarci a gestire tutto questo. Ed è per questo che BMI WIERER ha arricchito la sua gamma con tegole chiare, per venire in aiuto a coloro che ai fenomeni climatici ed al comfort stanno dando una grande importanza. La nostra tradizione, è noto, è fatta di tegole curve dai colori che si ispirano alle terre. Ma anche le mode e le novità hanno importanza; per questo piacciono i colori scuri: i grigi, le ardesie, il testa di moro. Tuttavia dobbiamo considerare che la scelta di queste nuances deve necessariamente accompagnarsi a sistemi di ventilazione efficienti. 

Quando questi temi sono particolarmente noti e sentiti, possiamo fare scelte consapevoli, come quella che stiamo per illustrare.

DETTAGLI DELL'INTERVENTO

Intervento // Ristrutturazione tetto a falda
Area Geografica // Pontestura (AL)
Tipologia edificio // Mono famigliare
Tipologia Tetto // Tetto a falda
Materiali //
 Coppo di Francia Baioccata Bianca



Una ristrutturazione insolita nel Monferrato

La storia che vi raccontiamo si concentrerà sul tetto, ma su questa casa ci sarebbero mille aneddoti da narrare, per la sua evoluzione, le mille particolarità che la caratterizzano e la vivacità del proprietario, con le sue tante passioni.  

La proprietà affaccia su un’ampia e dolce vallata verde che è campagna pura, nel Casalese. La vista si perde sui campi, i boschi, le vigne ed i coltivi, sugli antichi borghi posti sulle sommità collinari, dominati sul fondo  dalla rassicurante presenza dell’arco alpino: Plateau Rosa e la Valle D’Aosta e, ancora, tutto a destra, il nastro del Po, con le risaie oggi allagate.

La scoperta dell’insieme racchiude tante sorprese: il laghetto, il vialetto di rose che conduce ad una Cappella sorta per ringraziare una piccola antica Madonna che un tempo ha protetto le vigne dalla grandine. Ma soprattutto colpisce la miniera di marna, con gli estesi cunicoli sotterranei e la torre teleferica che portava questo prezioso minerale ai tanti cementifici, che costituiscono una peculiarità della zona.

La ristrutturazione dell’insieme poggia le sue basi sull’originalissima vivacità del proprietario, cultore di discipline che spaziano dalla fisica, all’aeronautica, dalla meccanica ad una grande attenzione per il clima e l’ambiente e che l’hanno portato negli anni ad ingegnarsi per trovare soluzioni artigianali che sfruttassero le risorse già presenti in loco perché, come si usa in Piemonte, non si butta via mai nulla. Una mentalità antica che oggi ha molto a che fare con la sostenibilità.

La zona, ad esempio, è ricca di pozzi profondi, sempre diffusi nelle campagne per attingere l’acqua: quel bene prezioso a cui dovremmo prestare maggiore attenzione e che per il proprietario costituisce la possibilità di realizzare soluzioni geotermiche e di raffrescamento naturali.

L’insieme edilizio è composto da edifici diversi. La residenza originaria risale al 1600 ma alcune antiche e strette feritoie denunciano una probabile storia medievale che qui è trascorsa e si rintraccia ancora sulla toponomastica. Su questo antico edificio oggi si stanno apportando opere di rinnovamento che tuttavia termineranno tra qualche anno. A fianco si trova una vecchia stalla con sovrastante fienile: la stalla parecchi anni fa è stata trasformata in autorimessa. Solo nel 2000 si interviene anche sull’ex fienile, trasformandolo nell’attuale residenza. La manica laterale viene sfondata per far posto a due ampie vetrate: quelle che permettono di godere della vista, della luce e di panorami meravigliosi che variano con qualunque evento atmosferico: anche i temporali, da queste vetrate, creano uno spettacolo imperdibile. Ma dal tetto e dalle vetrate il caldo passerebbe naturalmente incontrollato, determinando condizioni di invivibilità interna. Ed ecco che il proprietario gioca tutte le sue carte e dedica attenzione per migliorare le cose.

case pontesutra

Il rifacimento di una copertura nel Monferrato: un caso emblematico di attenzione all’irraggiamento ed alla ventilazione

La volontà di indagare i fenomeni fisici e naturali che intervengono sui corpi di fabbrica di cui stiamo scrivendo si unisce alle grandi opportunità recentemente offerte dalle detrazioni fiscali al 110%; ecco che insieme  alla possibilità di migliorare l’efficientamento energetico si fa sempre più intrigante il desiderio di ridefinire l’involucro e di trovare delle soluzioni che sfruttino al massimo le prerogative naturali locali, con l’obiettivo di assicurare il massimo comfort ed insieme il minimo dispendio.

Questo metodo operativo, di cui il proprietario non è solo l’ideatore ma anche il braccio esecutivo, ha investito soprattutto l’attuale abitazione, ed in particolare la sua copertura.

La prima operazione ha riguardato la rimozione delle vecchie tegole, che hanno trovato una nuova sede sul tetto dell’antica residenza, oggi disabitata, per la quale era appena stata terminata la definizione di una nuova orditura lignea. Un Coppo di Grecia di una ventina di anni ancora perfetto nella sua funzionalità, a riprova della grande resistenza di questa tegola in cemento.

Il nuovo tetto dell’attuale residenza, invece, è stato realizzato con una struttura in larice: sull’assito di partenza è stata inserita una barriera al vapore, uno strato isolante di 12 cm di poliuretano come previsto dai calcoli termoigrometrici (nel rispetto delle condizioni di cui alla normativa Superbonus) ma sono stati previsti due accorgimenti ritenuti essenziali, che hanno a che fare con la ventilazione e la riflettanza:

  1. un sistema “spinto” di ventilazione sotto manto, ideato dal proprietario per fare in modo che i moti convettivi siano ampiamente efficaci, mai interrotti e la cui funzionalità sia integrata da ulteriori prese d’aria previste in gronda e negli sporti, trovando sfogo in un ampio colmo appositamente studiato;

  2. l’utilizzo del Coppo di Francia boiaccato bianco. Il proprietario vede in questa tegola la soluzione ideale al contenimento della trasmissione del calore in casa e della riemissione del calore sul posto, con una limitazione del surriscaldamento del microclima locale.

Il Coppo di Francia è una tegola garantita 30 anni per l’impermeabilità all’acqua, la resistenza al carico di rottura a flessione e la resistenza al gelo e disgelo. La sua natura cementizia la rende particolarmente resistente anche in caso di grandine. Il profilo curvilineo è vicino alla tradizione italiana che reinterpreta assecondando la modernità, permettendo a questa tegola di essere inserita in qualunque contesto: urbano ed extraurbano.  

case pontesutra

Manto e ventilazione divengono così i fondamenti di questo tetto; si fanno temi prioritari da risolvere, andando oltre le esigenze estetiche. I locali abitativi devono permettere uno stile di vita gradevole, senza impattare sull’ambiente e riducendo costi, sprechi e dispersioni.

Poiché la natura ci viene in aiuto anche attraverso le fonti rinnovabili, sul tetto è previsto un esteso sistema fotovoltaico in appoggio oltre ad un sistema solare termico  “fatto in opera” estremamente efficace.
La posa di tutto è stata curata personalmente dal proprietario insieme a due artigiani capaci: questo per consentire un innesto perfetto di un nuovo tetto ad un edificio  antico e in quanto tale imperfetto nella sua geometria datata, oltre che per assicurare stabilità e durevolezza.

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La ristrutturazione della copertura a falda a Pontestura con tegola bianca

La ristrutturazione della copertura a falda a Pontestura (AL) con tegola bianca

Il coppo di Francia baioccato bianco permette alla copertura di raggiungere ottime prestazioni in termini di residenza e riflettanza.

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