Cosa sono i Criteri Ambientali Minimi
I CAM sono stati definiti allo scopo di promuovere tutti gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni; inizialmente di natura volontaria, sono diventati obbligatori in tutti gli acquisti pubblici nel 2016, attraverso il “Codice dei contratti pubblici”.
In generale i CAM definiscono determinati requisiti di tipo ambientale per l’acquisto di prodotti, al fine di individuare la migliore soluzione ambientale lungo il ciclo di vita del prodotto o del servizio. Nel 2017 sono stati precisati i CAM specifici all’ambito edilizio (i cosiddetti CAM Edilizia), da riferirsi ai servizi di progettazione e lavori di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici pubblici.
In ambito pubblico, pertanto, il progettista deve:
- compiere scelte tecniche di progetto
- specificare le informazioni ambientali dei prodotti scelti
- fornire la documentazione tecnica che consente di soddisfare tali criteri
- prescrivere che in fase di fornitura l'appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza a tali criteri comuni tramite la documentazione indicata nella verifica di ogni criterio;
tutto ciò allo scopo di:
- ridurre l'impatto ambientale sulle risorse naturali
- aumentare l'uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti provenienti da demolizione e costruzione
La conformità ai CAM deve avvenire nel rispetto di tutte le norme vigenti e di quanto previsto dalle specifiche norme tecniche di prodotto, sia che il progetto riguardi una realizzazione ex novo, sia una ristrutturazione.
A cosa servono i CAM?
La principale finalità dei CAM è la prevenzione e la riduzione degli impatti ambientali in tutte le fasi dell’appalto pubblico: dalla gara, alla progettazione, all’esecuzione dei lavori. L’attenzione viene rivolta principalmente ad alcuni aspetti, quali:
- la conservazione degli habitat nel luogo di intervento
- l’incremento dell’efficienza energetica per la riduzione dei consumi
- il contenimento delle emissioni di sostanze pericolose in ambienti interni e il miglioramento del comfort indoor
- l’illuminazione naturale
- l’utilizzo di materiali locali ed eco-compatibili
- specifiche per la scelta di impianti di riscaldamento ed idrico-sanitario
Relativamente ai CAM per i componenti edilizi, vengono definiti criteri comuni e criteri specifici per ognuno di essi, allo scopo di indirizzare le scelte verso elementi rispondenti ai principi dell’economia circolare, ovvero che si richiamino all'intero ciclo di vita dei singoli prodotti e del progetto nel suo complesso.
A livello di criteri comuni a tutti i componenti edilizi, si dovrà verificare:
- la disassemblabilità a fine esercizio
- il contenuto di materiale recuperato (da non considerarsi scarto ma portato ad un nuovo ruolo utile, e quindi riutilizzato tal quale o in seguito a trattamenti ) o riciclato (materiale di rifiuto, trattato al fine di ottenere nuovi prodotti, sostanze o materiali da usare per nuovi fini o per gli stessi per cui era stato concepito) sul totale dei materiali utilizzati e dei sottoprodotti (materiali non considerati rifiuti ma oggetti ulteriormente utilizzabili)
- la presenza di sostanze pericolose
Vi sono, inoltre, dei criteri specifici, a seconda dei prodotti, tesi a:
- la riduzione di impiego delle risorse non rinnovabili
- la riduzione di produzione di rifiuti e lo smaltimento in discarica, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione (con l'obiettivo di recuperare e riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione).
Il progetto deve pertanto prevedere l'uso di materiali che verifichino determinate prescrizioni ambientali con particolare attenzione al contenuto di riciclato.
Questi concetti, attraverso il Decreto Rilancio, sono stati estesi all’ambito privato, al momento limitatamente ai materiali isolanti.