La casa italiana ed il suo tetto tra modernità e tradizione

Il servizio di progettazione BMI Expert ti permette di individuare le soluzioni più innovative e sostenibili, ottenendo la massima espressione funzionale della copertura in base alle esigenze specifiche della Committenza. Ne è un esempio questo intervento in provincia di Torino.
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La casa è un bene prezioso; lo è in quanto “nido”, luogo in cui passiamo gran parte del nostro tempo libero, con la famiglia e gli amici. È il luogo che più di ogni altro deve essere confortevole, salubre, facile da gestire e – oggi più che mai – sostenibile. Esteticamente può oscillare tra le più varie versioni che la classicità ha consolidato nei secoli alla modernità, ma affascina anche in una veste intermedia: quella della tradizione che si traveste di nuovo. E questo mix può coinvolgere anche la copertura.

La casa e l’abitare per gli italiani sono due concetti vitali. L’abitare è un fenomeno dinamico: è un processo che varia nello spazio e nel tempo. L’abitare rappresenta un fenomeno carico di significati culturali e sociali, ma soprattutto esprime una negoziazione continua tra componenti psicologiche, emotive, identitarie, unitamente a prassi ed abitudini consolidate. La casa, oltre ad essere - come esprimeva Le Corbusier - una “machine à habiter”, è anche, nella concezione più materialistica dei nostri tempi, un bene rifugio in cui investire specie nei periodi più instabili, per proteggersi in caso di default poiché meno soggetta – rispetto ad altri beni - a svalutazioni.

DETTAGLI DELL'INTERVENTO

Intervento // Realizzazione ex novo
Impresa edile // Building Service srl
Area Geografica // Volvera (TO)
Tipologia edificio // Palazzina con 5 unità abitative
Tipologia Tetto // Tetto a falda
Materiali //
 Isotegola Evolution - Coppo di Francia protector ardesia

Abitare nel 2023

Il mercato immobiliare ha un andamento ciclico, legato tanto a questioni razionali (costi, disponibilità, etc) quanto a “mode”: nei decenni passati si è visto ad esempio un ritorno ai centri storici ed ai quartieri urbani consolidati, con una richiesta di spazi “minimi”. Il Covid ha drammaticamente sovvertito questa tendenza. Costretti a casa per lungo tempo, ci siamo accorti di quanto siano piacevoli gli ambienti vivibili così come la possibilità di disporre di un piccolo sfogo esterno. È così che in molti, compatibilmente con le proprie possibilità economiche, ci siamo rivolti nuovamente ai contesti più periferici, recuperando le vecchie case di famiglia o cercando nuove soluzioni: comode, attuali, con un po’ di verde pertinenziale.

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L’appartamento rappresenta ancora la scelta preferita dalla maggior parte degli acquirenti, con una distribuzione che predilige il trilocale. Ma il terrazzo e/o un piccolo giardino non devono mancare.

In tanti ci siamo spostati verso i sobborghi, scappando dalle città - spesso intasate di traffico, smog e rumore - preferendo insediamenti più tranquilli, dal respiro un poco più ampio. Luoghi in cui conciliare le attività lavorative legate all’home working a quelle residenziali, ma anche più semplici da abitare: non più la dimensione tipica degli anni ’70 ed ’80, con camere immense, corridoi lunghissimi e giardini da curare nel fine settimana, ma spazi living aperti su cui si aprono le stanze più private, per dormire e /o lavorare senza disturbo.  

La palazzina di cui raccontiamo in questo post si fa spazio proprio tra queste considerazioni: l’edificio, che ospita 5 unità abitative, è localizzato in una cittadina della prima cintura torinese, a poca distanza dalla città ma ai piedi delle montagne. L’aria che si respira è più sana, il rumore diradato, la comunità che accoglie le persone più raccolta. Intorno, in un ambito destinato negli ultimi anni da una nuova lottizzazione, sono state realizzate altre abitazioni, mono o bifamiliari, qualche palazzo per poche famiglie, ma tutti posti ad una distanza che favorisce la privacy. Lo spazio tra edificio ed edificio è ampio, la viabilità privata, ad uso esclusivo delle residenze.

L’edificio è semplice, tradizionale e simmetrico; si compone di una parte centrale di accesso lievemente aggettante su cui si aprono specularmente le parti laterali, più arretrate. Il timpano in facciata e gli ampi porticati sono un chiaro rimando alla tradizione. I giardini di pertinenza posti al piano terra così come le ampie terrazze ed i balconi che corrono lungo il piano prima sottolineano chiaramente l’importanza del rapporto tra interno ed esterno.

L’involucro così come la componente impiantistica sono stati pensati secondo i criteri più attuali, in termini energetici, economici e di impatto ambientale. L’impresa costruttrice ha dedicato molta attenzione all'impiantistica mirata alla riduzione dei costi e del “caro bolletta"  in fase di gestione, installando materiali ad elevato isolamento termico quali infissi a tenuta e 16 cm di isolamento nell’intercapedine delle murature perimetrali e di quelle a contatto con parti “fredde” (parti comuni e vano scala) raggiungendo in tal modo la classe energetica A4.

Come pensare il tetto di oggi

La copertura, in quanto elemento indispensabile dell’involucro edilizio, oggi deve essere pensata per essere:

  • impermeabile;

  • efficace nel garantire il giusto comfort interno;

  • energeticamente efficiente durante tutto l’anno;

  • orientato alla massima indipendenza energetica o quanto meno contenere le dispersioni e gli sprechi energetici e di denaro;

  • stabile e sicuro;

  • duraturo;

  • sostenibile nel corso della sua vita di esercizio;

  • poco impattante sull’ambiente.

Per ottenere la massima espressione funzionale della copertura, la Committenza, rappresentata dall’impresa Building Service srl di Asti, si è affidata alla consulenza tecnica di BMI Expert, il servizio di progettazione messo a disposizione da BMI in tutta Italia, con esperti localmente presenti e preparati rispetto alle peculiarità locali ed alle differenti consuetudini costruttive.

Gli obiettivi da raggiungere erano molteplici:

  • definire un manto di copertura coerente con i presupposti formali che definivano l’intera costruzione (di cui ci soffermeremo in seguito);

  • individuare un sistema stratigrafico microventilato dalle elevate prestazioni energetiche ponendo una certa attenzione anche alla sua fase di posa, da facilitare;

  • predisporre i dispositivi anticaduta;

  • realizzare la sede per un sistema fotovoltaico, in questo caso previsto in appoggio, così da rispettare le tante normative previste per gli edifici di nuova realizzazione oltre che per proporre a chi cercava una nuova residenza un edificio moderno e di facile gestione.

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La struttura del tetto era rappresentata da un solaio in latero-cemento che, data la sua densità, già forniva la giusta risposta rispetto alle necessità termiche estive dell’isolamento. Questa soluzione permetteva così di optare per la predisposizione di un sistema stratigrafico sintetico in EPS con grafite, leggero e molto efficace nella sua componente invernale di isolamento. 

Uno spessore di 16 cm di Isotegola Evolution assicura un’ottima risposta energetica anche nella fase invernale, con risultati ben al di sotto della trasmittanza massima richiesta dalla legge. I pannelli sono leggeri, presagomati (così da facilitare la posa del manto) e microventilati: le scanalature verticali presenti, infatti, consentono all’aria di agire sotto le tegole, gestendo eventuali condense e l’eccesso di calore estivo. La componente dell’irraggiamento estivo, inoltre, è attenuata dagli strati del tetto e presenta uno sfasamento termico superiore alle 12 ore, rendendo gli spazi mansardati confortevoli nel corso dell’intero arco dell’anno.

Naturalmente ogni sistema stratigrafico deve essere valutato di volta in volta in relazione alle necessità termoigrometriche ed impiantistiche, alle performance ed al bilanciamento energetico definito dall’intero involucro edilizio. Per questo BMI Expert si confronta costantemente con i progettisti richiamandosi alla modellazione realizzata ai sensi della L. 10/1991 e smi.

In tale ottica rientra la necessità, che nel caso di costruzioni nuove diventa obbligatorietà, di affidarsi anche alle fonti rinnovabili; poiché il contesto territoriale in cui è stata realizzata la palazzina non è gravato da vincoli paesaggistici particolari, la Committenza ha optato per un sistema fotovoltaico in appoggio. Rammentiamo tuttavia che, qualora si desideri ridurre l’impatto estetico del sistema, BMI propone InDaX, il sistema fotovoltaico a totale integrazione architettonica.

Scarica la relazione tecnica della case history di Volvera (TO)

Troverai stratigrafie, verifiche termo-idrometriche, dettagli costruttivi e schede tecniche dei materiali e degli accessori che compongono il fascicolo tecnico di BMI Expert di Volvera (TO).

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Il Coppo di Francia protector ardesia: la tradizione dialoga con il desiderio di modernità

Nel percorso progettuale che ha condotto all’edificio che stiamo raccontando, la tegola selezionata rappresenta l’esempio più evidente di collegamento tra ieri ed oggi. 

Il Coppo di Francia, infatti, propone un profilo curvilineo, tradizionale, la cui ondulazione è tuttavia contenuta ed affiancata dai canali di raccolta e smaltimento dell’acqua meteorica. La tegola è estremamente resistente ai carichi ed ai cicli di gelo e disgelo, garantisce un’ottima impermeabilità e la stabilità del manto, anche grazie ai suoi dentelli di aggancio posteriori. Inoltre è facile e veloce da posare.

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La sua natura cementizia la rende estremamente resistente ma a suo favore interviene un ulteriore vantaggio: la superficie protector è definita da una tecnologia multistrato. Il corpo tegola è caratterizzato da 4 strati collaboranti che rendono l’elemento estremamente compatto, impermeabile e resistente, molto efficace sotto il profilo estetico. La tegola è garantita 30 anni e la sua bellezza dura nel tempo.

La colorazione ardesia, inoltre, attualizza il manto e lo rende piacevole e contemporaneo.

La distribuzione, dove necessario, dei suoi pezzi funzionali coordinati, supporta il funzionamento ottimale del manto - strato di impermeabilizzazione primario - e la sua collaborazione con gli strati sottostanti e tutte le soluzioni materiche orientate ad assicurare:

  • l’impermeabilizzazione all’acqua, garantita anche dalla predisposizione di selezionate guaine o membrane;

  • il funzionamento della camera di ventilazione: listelli, materiali per la gronda ed il colmo, tegole di aerazione;

  • la stabilità in caso di nevosità: tegole paraneve;

e quant’altro occorra per costruire una copertura efficiente.

Un ultimo inciso riguarda l’importanza di costruire un sistema tetto sicuro: questo aspetto non è “solo” demandato ai dispositivi anticaduta. È importante riconoscere la rilevanza di lavorare in quota salvaguardando la salute e la vita degli operatori; in alcune regioni italiane, tra cui il Piemonte, la cultura della sicurezza è sostenuta da una legge regionale che obbliga alla predisposizione di dispositivi nel caso di nuova costruzione, quale quella di cui stiamo raccontando, e/o di ristrutturazione rilevante. Nel caso specifico il sistema principale è garantito da una linea vita deformabile posta sul colmo della copertura principale e da elementi puntuali a cordino che assicurano transiti protetti e la risoluzione degli spigoli con distribuzioni antipendolo.  

Dotarsi di un tetto sicuro significa, inoltre, progettare e realizzare un tetto che rapportandosi alle caratteristiche di ventosità e soprattutto di sismicità sia stabile; si tratta di disporre di una componente strutturale opportunamente dimensionata ma anche di una stratigrafia interagente vincolata alla struttura. Nel caso specifico i due elementi che sono stati valutati con cura hanno riguardato:

  • la pendenza delle falde, superiore al 30%

  • la sismicità dei luoghi (definita da un’accelerazione di gravità ag compresa tra 0,05 e 0,15, corrispondente ad una zona sismica 3).

Questi due fattori hanno portato alla raccomandazione di fissare alla struttura, con ganci ferma tegola o viti di adeguata dimensione, tutte le tegole poste lungo il perimetro di ogni singola falda, per una fascia di 1 metro. Poiché in questo caso l’isolante scelto è dotato di un listello metallico porta tegola e la tegola è fornita di preforo, la stabilità del manto è stata garantita da viti sufficientemente estese per esser solidali al solaio.

L'intervento di nuova realizzazione a Volvera (TO)

L'intervento di nuova realizzazione a Volvera (TO)

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