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Come si possono evitare i ponti termici?
Utilizzando isolanti che, oltre ad avere una battentatura sui 4 lati – cioè degli incastri di tipo maschio/femmina, o a “L” – presentano sulla faccia superiore delle scanalature o dei listelli, annegati nello spessore del coibente, che consentono l’ancoraggio delle tegole.
Queste tipologie di incastri permettono di agganciare i pannelli tra di loro per:- - impedire la formazione di “spazi” o ponti termici che consentono al calore estivo di penetrare o al calore prodotto durante il periodo invernale di uscire
- - permettere la posa del manto senza dover andare a forare l’isolante per fissare i listelli per l’aggancio delle tegole.
Nella gamma isolanti BMI è possibile scegliere prodotti che presentano anche risalti o listelli annegati nello spessore dell'isolante studiati in modo da evitare ponti termici e favorire l'ancoraggio delle tegole.
Qualora sia necessario il fissaggio degli isolanti, ovvero nei casi in cui il tetto sia caratterizzato da forte pendenza o la costruzione è in una zona particolarmente ventosa, si consigliano tasselli in teflon, del tutto simili a quelli usati per il fissaggio dei cappotti termici, che evitano interruzioni della continuità dell'isolamento.
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Quali componenti devo scegliere per progettare un tetto completo e confortevole?
Per realizzare un tetto confortevole sono necessari diversi componenti molto diversi tra loro.
Per questo si parla anche di “sistema tetto”, termine con cui s’identifica la completezza della gamma BMI e che si compone non solo di tegole e di pezzi speciali relativi al manto di copertura (tegole di raccordo, di aerazione, paraneve, colmi,…), ma anche di tutti gli altri elementi che formano il pacchetto tetto:
Per progettare al meglio il tuo sistema tetto puoi farti aiutare dai nostri esperti sul territorio con BMI Expert.
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Qual è la corretta stratigrafia di posa?
Gli elementi o “strati” che compongono un tetto a falda sono vari: lo strato impermeabilizzante, quello isolante e quello composto da tegole.
La corretta stratigrafia, partendo dal tavolato in legno o dal piano continuo in cemento o latero cemento, prevede:
- - Posa di uno schermo freno al vapore utile a proteggere la struttura dalla formazione di fenomeni di condensa che possono pregiudicare le prestazioni dell’isolante;
- - Posa dello strato isolante, che deve essere continuo in modo da evitare ponti termici;
- - Posa di un eventuale strato di ventilazione per lo smaltimento del vapore acqueo;
- - Posa di una membrana traspirante scelta con riferimento alle necessità abitative e alla tipologia costruttiva del manto di copertura.
- - Posa delle tegole ed eventuale linea vita.
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Quali sono i requisiti e le pendenze ideali per realizzare un tetto?
Per progettare e installare una copertura è necessario valutare tutti i requisiti funzionali che garantiscono la sicurezza e l'integrità di un edificio. Riportiamo a seguire le principali caratteristiche:
Resistenza della copertura
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resistenza ai carichi distribuiti e concentrati, neve e vento,
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resistenza agli urti accidentali, grandine
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tenuta all’acqua
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resistenza ai cicli di gelo e disgelo, resistenza allo shock termico dovuto agli sbalzi di temperatura
Stabilità della copertura
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stabilità al vento, capacità di resistere alle azioni di pressione e depressione del vento senza subire danni per spostamenti o rotture,
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stabilità chimico-reattiva ed elettrochimica, capacità di resistere all’aggressione degli agenti atmosferici e di evitare fenomeni di corrosione
Isolamento della copertura
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isolamento acustico, capacità di ridurre la trasmissione dei rumori aerei e dei rumori provocati dalla grandine
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isolamento termico, capacità di contribuire al raggiungimento e al mantenimento del benessere igrotermico e al risparmio energetico
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controllo della condensazione, capacità di eliminare o ridurre la formazione di condensa all’interno degli strati costituenti il sistema di copertura.
Pendenza della copertura
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pendenza di falda inferiore al 30%, ove possibile, per agevolare lo smaltimento delle acque meteoriche che potrebbe risultare critico con le tradizionali tegole.
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pendenze di falda comprese tra il 30 e il 35% nelle zone pianeggianti, come ad esempio nelle abitazioni diffuse nell’Italia settentrionale
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pendenze di falda superiori al 30% verso i rilievi, come ad esempio Appennini ma soprattutto Alpi, per favorire lo scivolamento del manto nevoso che potrebbe, in caso di forti nevicate e temperature rigide, permanere per alcune settimane o mesi arrivando a sovraccaricare la struttura portante della copertura stessa.
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pendenza di falda inferiore al 30% fino al 20%, come nelle zone del Centro-Sud Italia e Isole, in funzione del fatto che le manifestazioni piovose si attenuano in modo considerevole fino a diventare un evento eccezionale nel corso dell’anno.
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