Il tetto verde come elemento d’integrazione con il paesaggio

Ecco come la copertura può diventare il sistema di integrazione e transizione tra segno attuale ed ambiente. La costruzione della nuova sede del Kronhotel fa emergere chiaramente uno dei nodi centrali su cui si dibatte nel corso dei processi progettuali: come conciliare esigenze contemporanee senza dimenticare dove ci si trova?
Kronhotel Leitgam
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Il Kronhotel Leitgam: da maso a hotel

La storia del Kronhotel Leitgam parte dalla conversione di un maso, il tradizionale modello di proprietà fondiaria tirolese composto da edificio padronale, costruzione agricola, spazi comuni condivisi e fondi di pertinenza del maso stesso, in un luogo destinato all’ospitalità.

Sono i genitori dell’attuale proprietario a partire nel 1960 con l’accoglienza di piccoli gruppi di giovani, dando l’avvio ad un’attività ancora abbozzata che avrebbe poi dato luogo ad un’importante esperienza alberghiera.

Già nel 1990 all’interno dell’edificio storico si realizza un hotel a 3 stelle, ulteriormente ampliato nel 2002, aumentandone la capacità da 24 a 46 camere. Poco per volta, anche modificando l’assetto proprietario che è rimasto comunque nelle mani della famiglia, la struttura si è sempre ampliata, accompagnata da altre sedi ricettive.

Kronhotel ingresso

Photo Credit: Rotwild

REFERENZE

Struttura // Kronhotel Leitgam

Crediti Fotografici// Rotwild

Applicatore // BMI Roof Pro
Markus Prader di STAMPFL GmbH/srl
Rodengo (BZ)
Website: STAMPFL GmbH
Mail: info@bauspenglerei-stampfl.it

Materiali Tetto a Verde Estensivo// BMI Cosmofin GG+

La necessità di una nuova sede

E’ in questa fase che nasce l’esigenza di costruire un hotel ex novo attiguo alla costruzione originaria, in luogo di ampi e verdi prati: un albergo che, staccandosi dai modelli tipologici tradizionali tirolesi - di cui l’antico maso è meravigliosa e sempre apprezzata testimonianza - definisca un luogo destinato esclusivamente alle coppie: intimo, confortevole, rilassante, lussuoso.

La Committenza desiderava concepire un’oasi di quiete incastonata nella natura, luogo di relax e di attività all’aperto. Per questo il motivo centrale della sua ideazione è rappresentato dall’integrazione dei nuovi spazi con i prati, il laghetto naturale, la montagna. I luoghi devono fondersi con il paesaggio naturale circostante, attraverso soluzioni ipogee ricche di verde; ogni ambiente deve poter godere della meravigliosa esposizione, con il sole che lambisce ogni locale durante tutto il giorno. Ogni vano deve dialogare con l’esterno: per questo le stanze sono dotate di ampie terrazze attraverso le quali ammirare il verde dei prati, il rosso del fogliame autunnale, i manti candidi invernali ma anche il bosco, la struttura agricola poco lontana, gli animali che pascolano, le cadenze ed i ritmi del mondo rurale.

Kronhotel esterno notturno

Photo Credit: Rotwild

L’idea progettuale iniziale parte dalla definizione di un ampio volume cilindrico, che tuttavia pare rappresentare una soluzione un po’ pesante ed impattante. I proprietari, persone del posto, si confrontano con il vicinato – espressione di grande attenzione per i legami interni alle piccole comunità - al fine di individuare un edificio la cui soluzione formale sia condivisa ed il nuovo non venga vissuto come qualcosa di estraneo e sgradevole.  

Così l’idea primaria si scompone in tre edifici ellittici più contenuti, che dovranno ospitare una SPA con saune, zone relax, 2 piscine, vasche idromassaggio e ad immersione; 43 suite da 42-50 mq, l’esclusivo ristorante, spazi di relax per leggere e staccare la spina dalla quotidianità convulsa. Nulla dovrà disturbare il silenzio, il senso di pace e benessere che si vuole estendere agli ospiti: anche visivamente. Per questo i box auto dovranno essere totalmente interrati, perché nessun veicolo infastidisca l’occhio. L’interno, in sintonia con quanto previsto, esprimerà lusso ed intimità: l’arredo dovrà legarsi al gusto tipicamente alpino ma con un design declinato al contemporaneo.

Rotwild interni Kronhotel

Photo Credit: Rotwild

La copertura contribuisce a estendere il verde sull’edificio

In un disegno progettuale di questo tipo la copertura gioca ancora una volta un ruolo primario. Se è possibile sintetizzare in chiave attuale un tetto tradizionale a falde fortemente inclinate, superando il passato con una rivisitazione tipologica moderna, diventa più difficile legare ed integrare questo sistema classico alla natura, se non in senso puramente metafisico e simbolico. Ecco che la copertura continua ancorché destinata a verde estensivo ci soccorre e consente di superare questo limite.

Kronhotel Leiteg

La realizzazione delle tre ampie superfici ellittiche piane doveva partire da una struttura portante in cemento armato. Sulle coperture principali, direttamente a contatto con il massetto, è stato posizionato uno strato isolante in xps di adeguato spessore, tale da permettere la Certificazione CasaClima in classe A. Era poi necessario prevedere un analogo sistema impermeabilizzante per le altre coperture continue: le aree tecniche e le terrazze, interessando nel complesso una superficie di circa 10.000 mq.

L’elemento impermeabilizzante scelto è BMI Cosmofin GG Plus, una membrana sintetica in PVC-P, ottenuta per coestrusione e rinforzata con un’anima in tessuto e griglia di vetro.

Laddove è previsto il verde è stato posizionata una membrana drenante in polipropilene ad alta resistenza accoppiata con geotessile protettivo filtrante BMI DRAINA G10, particolarmente leggera e resistente ai carichi di compressione elevati (grazie ad una resistenza a compressione di oltre 700 kPa).

Concludono la stratigrafia a verde 15 cm di terriccio e le piantine di sedum, una succulenta particolarmente apprezzata per questa destinazione, considerata rustica o semirustica per la sua capacità di sopportare anche le temperature più rigide ed il gelo, oltre che per la necessità di una bassissima manutenzione. 

La medesima soluzione è stata realizzata anche in corrispondenza della SPA, lungo il prospetto opposto al principale, laddove gli spazi costruiti poco a poco confluiscono nei prati e nella vallata.

Kronhotel Leitgam

La membrana per le terrazze

La membrana BMI Cosmofin GG+ è stata risvoltata in corrispondenza dei cordoli perimetrali per un’altezza di 35 cm utilizzando gli accessori forniti da BMI.

Concludono le coperture principali i dispositivi anticaduta atti a permettere le operazioni di manutenzione del verde e di eventuali sistemi impiantistici in sicurezza mentre le disposizioni normative locali non hanno richiesto il posizionamento di fonti rinnovabili. Le terrazze e le coperture tecniche sono state impermeabilizzate con il medesimo materiale opportunamente zavorrato con ghiaia od una pavimentazione galleggiante. L’utilizzo delle membrane in PVC-P in Tirolo è particolarmente diffuso e gradito agli applicatori per via:

  • della rapidità di posa

  • delle modalità della posa stessa, che avviene in un'unica operazione con sistemi di saldatura ad aria calda

  • della facile lavorabilità a tutte le temperature, che variano con escursioni importanti anche nell’arco della stessa giornata.

Inoltre BMI Cosmofin GG+:

  • è adatta ai diversi utilizzi: coperture tecniche zavorrate con ghiaia o concluse da pavimentazioni galleggianti o incollate, coperture a verde; 

  • è antiradice

  • è resistente alle basse temperature

  • è resistente ai raggi UV

  • è adatta ai tanti tipi di supporto presenti

  • è adatta a tutte le geometrie 

  • presenta un’elevata resistenza meccanica

Posa del tetto a verde estensivo

La posa del tetto a verde estensivo

La posa del tetto a verde estensivo

La posa, avvenuta tra il maggio e la fine di ottobre del 2021, è stata affidata ad un applicatore esperto, Markus Prader di STAMPFL GmbH/srl di Rodengo (BZ), partner del sistema BMI Roofpro, la rete BMI di applicatori certificati e formati per realizzare la copertura continua più adeguata, sicura e durevole nel tempo.

Posa tetto estensivo verde

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